Tutti gli interventi di contenimento del rischio idraulico

Spread the love

Nell’arco di un anno sono stati decine gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e le nuove opere di contenimento del rischio idraulico in tutti i fossi e i torrenti arginati del territorio realizzate dal Genio Civile Valdarno Centrale Tutela Acqua della Regione Toscana in collaborazione con il Comune di Prato e con il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno.

Si tratta di interventi di varia entità, tutti molto importanti per ridurre il pericolo di allagamenti, con conseguenti danni economici e non solo per cittadini e aziende – ha spiegato l’assessore all’ambiente Filippo Alessi – Fondamentale la stretta collaborazione che abbiamo avuto con il Genio Civile, che si è dimostrato sempre pronto ad intervenire, e con i cittadini, che ci hanno segnalato le criticità.

Torrente Vella in via di Cantagallo: i lavori, avviati alcune settimane fa, termineranno nell’arco di pochi giorni; gli argini sono stati risagomati, ripuliti e e ricentrati con la ricostruzione del muro a fiume con blocchi di scogliera squadrata al posto del vecchio muro in cantoni crollato e completamente nascosto dalla vegetazione che nel frattempo era cresciuta.

Torrente Iolo a Galceti  – guado Graber: è stato demolito un muro pericolante e sono stati ricostruiti un muro in massi ciclopici di scogliera e un argine in terra. Le opere termineranno anche in questo caso entro pochi giorni.

Torrente Ficarello a Casale: rifacimento dell’argine destro e sinistro; i lavori sono stati eseguiti a seguito di una petizione degli abitanti della via nel novembre 2015 e l’intervento è stato eseguito con cessione bonaria delle aree a ridosso degli argini per rinforzarli e alzarli, senza necessità quindi delle lunghe procedure di esproprio.

Torrente Ficarello a Ioloè in fase di cantierizzazione il rifacimento dell’argine destro (notevolmente più basso dell’altro)  che nel febbraio e marzo scorsi si è rotto sotto la forza dell’acqua allagando la zona circostante. L’argine è logorato anche dalle tane delle nutrie. Le aree sono già state acquisite al patrimonio della Regione, con l’accordo dei proprietari, e la sponda sarà allargata e rialzata fino a 4 metri, in modo da evitare nuove rotture ed esondazioni.

Post correlati

Lascia un commento