Il ponte Leopoldo II che collegava le Cascine Medicee di Tavola e la villa di Poggio a Caiano dovrebbe tornare in vita entro l’anno.
Costruito nel 1833 su progetto di Alessandro Manetti per collegare le due sponde del fiume Ombrone e agevolare gli spostamenti tra le proprietà granducali si trattava di un’opera pionieristica per l’epoca, in quanto uno dei primi ponti sospesi costruiti in Italia e il primo in assoluto per la Toscana con l’utilizzo di cavi d’acciaio intrecciato, tecnica innovativa per l’epoca e che prenderà largamente campo nei decenni successivi.
Il ponte fu distrutto nel 1944 durante la ritirata tedesca, ma nel 2017, dopo 73 anni, il ponte risorgerà a nuova vita, diventando un attraversamento ciclo-pedonale.
Già nel 2011 la Provincia di Prato aveva indetto un concorso per la realizzazione di un progetto di recupero, a cui avevano partecipato più di cento concorrenti, ma il tutto si era arenato dopo l’approvazione del progetto nel 2014 per mancanza di fondi. A quanto pare la situazione (e i soldi) si è sbloccata, tant’è che il Comune di Prato prevede di terminare la costruzione entro sei mesi dall’aggiudicazione dell’appalto per i lavori fissata per inizio estate.
Il costo dell’opera è di 1 milione e 200mila euro, così coperti: 720mila dalla Regione Toscana. 270mila Provincia di Prato, 150mila Comune di Prato, 60mila Comune di Poggio a Caiano.