L’ampliamento della scuola primaria “Antonio Bruni” e la creazione della nuova biblioteca decentrata di quartiere in via di Brugnano, località Casale, si fanno sempre più concreti.
A vincere il bando di concorso è stato il progetto dell’architetto Jacopo Venerosi Pesciolini di Firenze, capofila di un gruppo progettuale, il cui progetto è stato riconosciuto come un impianto estremamente chiaro dal punto di vista funzionale, e dotato di una buona organicità degli spazi risolti anche nella fattibilità in lotti successivi. Di particolare pregio la soluzione della biblioteca che ha le necessarie caratteristiche di riconoscibilità a livello territoriale seppure nella chiarezza e semplicità costruttiva con una buona integrazione fra gli spazi esterni e interni.
Collegata alla struttura esistente infatti la biblioteca sarà a servizio della scuola e di tutta la frazione, ed avrà uno spazio multidisciplinare e aree a verde. I lavori comprenderanno uno spazio per le attività ludico-motorie, sistemazioni a verde ma anche un’area a parcheggio disposta sul lato sud rispetto all’attuale accesso da via Bruni.
Il progetto ha valorizzato l‘uso della luce naturale con grandi vetrate, che possono essere aperte creando uno spazio unico tra interno ed esterno. Il materiale privilegiato è il legno e particolare attenzione è stata data all’efficientamento energetico, anche con la realizzazione di una pensilina esterna coperta da pannelli fotovoltaici. Tra la biblioteca e la scuola già esistente si crea un’area verde, valorizzando gli alberi già esistenti e creando così uno spazio gioco a dimensione dei bambini. La biblioteca verrà utilizzata da tutti i cittadini e, anche per la sua ubicazione, riveste il ruolo di contatto tra le frazioni di Casale, Iolo e Tobbiana.
Per quanto riguarda invece l’ampliamento della scuola di Casale, saranno previste 5 nuove classi con relativi servizi, laboratori e una nuova mensa.
Durante i lavori l’attività scolastica resterà invariata: una delle richieste del bando, infatti, è stata la capacità di realizzare l’opera senza interferire con il lavoro scolastico. Le tecnologie innovative utilizzate permetteranno di avere un cantiere a basso impatto e ridurre al minimo rumori e polveri.