Il tratto ciclo-pedonale che collega Vaiano a Prato è interrotto da una frana dal 2014: così i vaianesi cominciano a farsi sentire.
Aiutaci a riportare sul tavolo questa proposta. Vogliamo la nostra ciclabile intera e funzionale!
È così che si conclude il testo della petizione online lanciata sul sito change.org per ripristinare la pista ciclo-pedonale che collega Vaiano a Prato e che ormai da più di due anni, ovvero dal febbraio del 2014, è interrotta da una frana all’altezza della frazione de La Cartaia.
Già nel 2005, un mese dopo l’inaugurazione, la pista era stata chiusa per un grosso smottamento al termine del tunnel; l’allora sindaco Annalisa Marchi aveva perciò progettato e realizzato un intervento con micropali che avrebbero dovuto sostenere il terreno, carsico e quindi fiabrile, ma evidentemente questo intervento non è servito a risolvere il problema.
A questa serie di insuccessi va anche ad aggiungersi la bocciatura dello scorso anno del progetto presentato dall’amministrazione comunale nell’ ambito del bando per la mobilità sostenibile promosso dalla Regione Toscana, bando che l’attuale sindaco Primo Bosi era quasi sicuro di vincere.
Il progetto prevedeva infatti la realizzazione di passerelle ciclo-pedonali per bypassare il tratto attualmente interrotto e risolvere il problema alla radice e definitivamente (il nome della località interessata dalle ripetute frane, La Smotta, lascia in effetti pochi dubbi sulla solidità geologica dell’area): da qui l’idea di creare due ponti, uno che collega la parte bassa di Camino, passando sopra il Bisenzio, con l’uscita della galleria, il secondo che congiunge la parte nord della frazione con il tracciato attuale in direzione del campo sportivo e dell’ecoparco de La Briglia.
Il costo dell’operazione sarebbe stato di un milione e duecentomila euro, una cifra impossibile da sostenere per le casse comunali, e perciò è stata presa la decisione di partecipare al bando regionale, anche se questa ha avuto un esito negativo.
È in questa situazione di stallo che nasce l’iniziativa di un cittadino vaianese, Massimiliano Masetti, di lanciare una petizione online per riaprire la pista ciclo-pedonale, e le cui motivazioni sono più che valide: l’unico modo di aggirare la frana per pedoni e ciclisti che da Vaiano usano la ciclabile per raggiungere i comuni limitrofi o Prato è quello di transitare dalla poco sicura SR325, strada che non ha né marciapiedi né banchina e che è essa stessa oggetto di lavori che ne restringono la carreggiata; così l’intero tratto di pista, a causa di questa interruzione, perde di fatto la sua ragion d’essere.
La petizione, che è stata presentata la prima settimana di ottobre di quest’anno ed ha già raccolto 847 firme, è rivolta a Provincia di Prato, Comune di Vaiano, Comune di Prato e all’Ufficio Ambiente e mobilità della Regione Toscana.
Tuttavia il sindaco Bosi rassicura: nonostante il fallimento del progetto presentato alla Regione, adesso la pista ciclabile Prato-Vaiano è stata inserita nel più ampio progetto nazionale della Ciclovia del Sole che collegherà Firenze e Verona. La realizzazione di questo itinerario cicloturistico è stata prevista dall’ultima legge finanziaria nazionale. Il percorso avrà una lunghezza di circa 300 chilometri e collegherà Prato, attraverso i centri abitati di Vaiano e Vernio, al confine regionale con l’Emilia Romagna.
L’amministrazione ha a cuore la riapertura della pista ciclabile. È infatti un centro di socialità importantissimo, oltre ad essere un’opera strategica per la mobilità sostenibile, e a questo proposito sarà, prevista a breve anche la pubblicazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del Comune valbisentino.