Pop Art e Pop House, comincia nel segno dell’arte la rinascita del Macrolotto Zero

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Prato sarà una delle città italiane, tra cui Milano, Roma, Venezia e Bologna, in cui farà tappa il progetto artistico Dream di Yoko Ono: comincia quindi dalla visione di futuro in un’unica parola di questa artistica eclettica la primavera del Macrolotto Zero.

Nell’ambito dei progetti Pop Art e Pop House sotto l’insegna “La Cultura unisce”, a partire dal 1° giugno si realizzano azioni di rigenerazione urbana e sociale e interventi artistici di grandi interpreti della scena contemporanea internazionale.

Pop House e Pop Art fanno parte di “Rigenerazione POP”progetto pilota in materia di sicurezza urbana integrata del Comune di Prato finanziato da Regione Toscana e attuato attraverso Pin Polo Universitario Città di Prato. I due interventi – che si aggiungono a Pop Up Lab già realizzato nel 2017 con la riaperturadi diversi fondi sfitti in via Muzzi e via del Serraglio – sono svolti in collaborazione con il Centro per l’Arte contemporanea Pecci, le associazioni culturali Chi-naDryphoto, KinkaleriCircolo Curiel e un’ampia rete di cittadini e di attori e partner locali. I progetti sono stati illustrati stamani in Palazzo comunale dall’assessore Vittorio Bugli della Regione Toscana, dall’assessore alla Cultura del Comune di Prato Simone Mangani, dal direttore generale del Pin Enrico Banchelli, da Stefano Pezzato, responsabile dell’area Arte e Ricerca del Pecci, e dai rappresentanti delle associazioni coinvolte.

Il contesto urbano di Prato si propone come laboratorio per la sperimentazione di una nuova generazione di politiche locali per la sicurezza urbana, da affiancare alle tradizionali misure di controllo del territorio. Con Pop House e Pop Art, cultura, arte e socialità diventano i presupposti per la rigenerazione del tessuto sociale e urbano della città e, quindi, per la sicurezza dei suoi abitanti: «E’ stata scelta l’area del Macrolotto Zero perchè rappresenta l’anello di congiunzione con il Progetto di Innovazione Urbana PIU, anch’esso finanziato dalla Regione Toscana per la rinascita dello storico quartiere produttivo pratese, e le associazioni che da anni operano sul territorio – dice l’assessore Mangani – Un vero intervento di coprogettazione, rispondente alle linee strategiche di questa Amministrazione che intendono fare del Macrolotto Zero il distretto creativo dell’area metropolitana».

I due interventi “Pop” per il Macrolotto Zero – pensati in stretta connessione con il Progetto di Innovazione Urbana PIU Prato e con altre iniziative promosse nella zona dall’Amministrazione comunale – si sviluppano lungo tre direttrici.

1 / POP HOUSE – Nasce Pop House Garden , il primo spazio pubblico dell’area, “pensato” insieme ai residenti attraverso un percorso partecipativo. Uno spazio verde con al centro la Pop House , un piccolo “edificio” (leggero, rimovibile e successivamente ricollocabile in altre zone) che vuole essere un nuovo punto di aggregazione e integrazione per gli abitanti della zona. Con Pop House Garden si apre “in anteprima” ai cittadini un’area che con il progetto PIU Prato sarà poi definitivamente destinata a parco urbano. Pop House Garden si trova all’angolo tra via Giordano e via Colombo, e nel mese di giugno sarà “teatro” di un intenso programma di attività.

2. / POP ART Part 1 – Artista internazionale e icona della cultura pop, Yoko Ono presenta il suo progetto DREAM. A partire dal 1° giugno saranno diffusi nell’area del Macrolotto Zero, da Porta Pistoiese a via Pistoise, via Filzi e strade limitrofe, 11 grandi cartelli con la scritta “DREAM”- più due al Centro Pecci- , che ripetono l’invito ad abitanti e passanti a sognare e a immaginare nuove chiavi di lettura della realtà. L’intervento artistico – curato dal Centro Pecci e con la partecipazione della Fondazione Bonotto di Molvena – contribuisce alla diffusione di sentimenti di comune appartenenza tra i residenti e di nuovi spunti di interesse per potenziali visitatori e artisti.

3. / POP ART Part 2 – Due progetti di arte urbana per piazza dell’Immaginario, nel cuore del Macrolotto Zero. Il primo è Please, teach me Chinese – Please, teach me Italian , un progetto con cuiRainer Ganahl – artista austriaco, eclettico e poliglotta, acclamato a livello mondiale – propone la richiesta di apprendimento della lingua altrui come forma di avvicinamento e considerazione reciproca, per la comprensione e la convivenza. L’artista ha ideato una linea di tessuti (prodotti da Marini Industrie S.p.A.) con cui confezionare diversi abiti (a cura di Manifatture Digitali Cinema) e mettere in scena una performance pubblica in cui lo scambio degli abiti da parte di un gruppo di attori di varie nazionalità diventa una rappresentazione della fluidità dei ruoli sociali e delle contaminazioni culturali tipiche delle città contemporanee. Il secondo progetto consiste nella rigenerazione artistica di uno dei principali luoghi di aggregazione spontanea della zona. Con la creazione di una grande PAN-CHI-NA(una lunga ‘panca di via’ progettata e realizzata con l’associazione culturale Chi-na) si mette a disposizione dei cittadini un nuovo luogo dedicato alla socialità e all’incontro che contribuisca alla vitalità della zona e che sia sentito proprio da chi lo frequenta.

La performance conclusiva del progetto di Rainer Ganahl (realizzata con il collettivo artistico Kinkaleri) e l’inaugurazione della PAN-CHI-NA costituiranno gli elementi centrali di un vero e proprio street festival, che sarà animato da un ampio programma di eventi e che coinvolgerà cittadini, associazioni, esercenti e imprenditori, italiani e cinesi. Lo street festival – momento culminante di Pop Art e punto di partenza ideale per la rigenerazione del tessuto urbano e sociale del Macrolotto Zero – si terrà in via Pistoiese, nella cosiddetta piazza dell’Immaginario (progetto pluriennale a cura di Dryphotoarte contemporanea), il 22 giugno. La strada sarà chiusa dalle 17 alle 22. L’evento è collegato alle iniziative del trentennale del Centro Pecci.

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