L’artista Chiara Bettazzi di Studio Corte 17 lancia “Industrial Heritage”, una vera e propria mappatura delle strutture industriali a Prato e in Val di Bisenzio realizzato insieme all’architetto Federica Cerella, alla sociologa Chiara Soldà e all’archeologa industriale Stefania Biagioni.
L’incontro tra queste tre professioniste che hanno scelto il patrimonio industriale di Prato per le proprie tesi di laurea ha dato vita a un progetto di studio le cui basi scientifiche serviranno per indagare il patrimonio industriale della nostra città attraverso le arti visive.
Finoa d ora sono state censite 120 strutture industriali, individuate anche grazie alla collaborazione dell’ufficio urbanistica oppure attraverso delle vere e proprie esplorazioni urbane; la mappa però non raccoglie solo strutture abbandonate.
Federica Cerella infatti spiega:
Il progetto prevede la mappatura di tutte le strutture industriali esistenti, da quelle in rovina a quelle ancora in attività, passando per quelle che sono state convertite a usi diversi da quello industriale, quelle sottoutilizzate o semplicemente abbandonate. Per ogni struttura, si potrà trovare l’ubicazione, la documentazione fotografica e la storia così come siamo riuscite a ricostruirla.
Infatti parlare di fabbriche a Prato significa parlare della storia di una città intera, ma “Industrial Heritage” non sembra avere nulla a che fare con questo approccio secondo le parole di Chiara Bettazzi:
Il patrimonio industriale di Prato rappresenta la storia dei suoi abitanti ma nessuno ha ancora provato seriamente a sfruttarlo per avvicinare le persone; eppure questi spazi, che siano in rovina o ancora utilizzati, rappresentano un patrimonio di scenari, scorci e immagini dal richiamo internazionale.
Per questo vogliamo rivolgere un appello a tutti i pratesi perché ci aiutino a completare la mappa, integrandola fornendoci indicazioni di strutture non ancora censite oppure informazioni aggiuntive su quelle già presenti.
Troverete tutte le informazioni sul sito di Industrial Heritage, e siete tutti invitati quindi a scrivere all’indirizzo e-mail [email protected] nel caso in cui abbiate qualsiasi tipo di informazioni sulle fabbriche già incluse nella mappa, basate su racconti o ricordi, oppure segnalazioni riguardanti strutture non ancora inserite.
Fonte: Pratosfera