La giornata di lunedì 20 marzo è stata ricca di polemiche: da parte di chi si è trovato in auto nella zona ovest di Prato dalle 9.00 alle 16.00, ed ha impiegato circa un’ora e mezza per percorrere tre chilometri.
Infatti la chiusura delle corsie di marcia di via Allende, la tangenziale ovest, in entrambe le direzioni di marcia, dalla rotonda di via Orione alla rotonda di via Cava, per consentire il collaudo della passerella pedonale, ha provocato un maxi-ingorgo.
Ovviamente, c’è subito chi ha posto la classica domanda “Ma perché questi lavori su una delle strade più trafficate di Prato non li fanno di notte, invece che nelle ore di punta?”
Il maxi ingorgo di ieri ha intrappolato anche un consigliere comunale dell’opposizione, Giorgio Silli che, sulla sua pagina Facebook, ha ironizzato:
E quindi chiudete la tangenziale che collega Prato con Tobbiana, Iolo, Tavola, Seano ecc. all’ora di pranzo e nell’ora di punta. Questo sicuramente crea consenso. Per noi.
Ma la risposta dell’assessore alla Mobilità Filippo Alessi è arrivata subito.
Di notte non è possibile eseguire i lavori perché è un intervento delicato dove è necessario controllare le tarature che al buio non si vedono. Calendarizzare il collaudo in un giorno festivo significa pagarlo il doppio. E parliamo sempre di soldi pubblici. Del lavoro è stata data ampia informazione su giornali, siti, tv e sui pannelli luminosi delle strade. Quel tratto poteva essere evitato, le alternative c’erano.
In questo anno stiamo assistendo a numerosi progetti che stanno portando Prato in una dimensione sicuramente più “virtuosa” e, possiamo dire, “europea” dal punto di vista della mobilità: sicuramente questo genere di lavori crea disagio, ma spesso chi si infuria e polemizza (per altro senza alcuna competenza) poi spesso gode in religioso silenzio dei benefici che ne risultano.
Fonte: Il Tirreno