E’ realizzato completamente in plastica riciclata, è alto circa un metro e mezzo, ha un monitor interattivo sulla pancia ed è una femmina: è questo il prototipo di Robocam, uno dei due robot che sorveglieranno le piste ciclabili lungo il Bisenzio, realizzato dall’istituto di Bio Robotica della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa nell’ambito del progetto del Parco fluviale Riversibility del Comune di Prato.
Il prototipo è stato presentato stamani in Palazzo comunale dal sindaco Matteo Biffoni, dall’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis, dall’assessore all’Innovazione Benedetta Squittieri, dal Comandante della Polizia Municipale Andrea Pasquinelli, dal responsabile del laboratorio di Bio-Robotica dell’Istituto Sant’Anna Filippo Cavallo, dai due “padri” tecnologici Manuele Bonaccorsi e Marco Scafuro e dai responsabili del progetto Riversibility del Comune Maurizio Silvetti e Franco Cecconi.
“Con questa tecnologia abbiamo uno scorcio di futuro nella nostra città. – ha dichiarato il sindaco Matteo Biffoni – La sperimentazione di questa tecnologia serve per capire l’utilizzo e la massima efficacia che può avere su Prato. È un vantaggio che deve servire non solo per la videosorveglianza ma anche, per esempio, per chiamare i servizi in caso di emergenza, per dare informazioni o tenere lo spazio ordinato e curato in modo da vivere in un luogo migliore. La nostra idea è quella di portare nuove disponibilità al servizio pubblico”.
E’ il primo caso in Europa di sperimentazione di videosorveglianza in un luogo pubblico all’aperto con robot umanoide, finora utilizzato in luoghi chiusi e soprattutto in ambito sanitario.
“È interessante rimarcare che nel progetto del parco fluviale si stanno affrontando una molteplicità di temi – ha affermato l’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis – dall’associazionismo, allo sport e all’innovazione sulla sicurezza. Questo robot entra in gioco nell’ambito che riguarda la sicurezza degli spazi pubblici come un qualcosa di assolutamente integrante.”
I due robot saranno attivi a partire da giugno dell’area di via Firenze, dove si trova anche l’ufficio del Sant’Anna che si occuperà dei test, compiti di videosorveglianza e telecamere collegate con tutte le centrali operative delle forze dell’ordine, ma offriranno anche informazioni e servizi.
Come dichiara il responsabile del laboratorio di Bio-Robotica dell’Istituto Sant’Anna Filippo Cavallo
“Nella prima fase sperimentale, fino a dicembre, ci saranno una serie di collaudi e adeguamenti urbani con graduale messa in autonomia dei robot, in una logica step by step che consenta di garantire una progressiva interazione della macchina con l’ambiente circostante e i cittadini che la frequentano”.
Le due sentinelle garantiranno la videosorveglianza robotizzata automatica e remota audio/video 7 giorni su 7, con connessione alla centrale di controllo remota per funzionalità di telepresenza e tele-sorveglianza. I robot sono progettati di modo da garantire servizi accessori, ovvero la possibilità di eseguire ulteriori attività contemporaneamente alla videosorveglianza, la loro funzione prioritaria.
Tra questi servizi ci sono ad esempio le relazioni con il cittadino e le informazioni turistiche, per ora in italiano e in inglese e poi anche in cinese, ausilio per i cittadini svantaggiati (es. anziani, disabili) quali sistema di guida per non vedenti, avvisi di pericolo per bambini, supporto per utenti con ridotta deambulazione.
“Potranno essere teleguidati in remoto da operatori (polizia locale, forze di polizia o personale addetto alla sicurezza dell’area), oppure agiranno autonomamente all’interno dell’area del parco fluviale” come afferma il Comandante della Polizia Municipale Andrea Pasquinelli.
Inoltre i robot potranno connettersi, attraverso una connessione con servizi in Cloud, con i sistemi di sorveglianza disseminati sul territorio, per acquisire informazioni riguardo la presenza di persone, movimenti o attività nelle aree di interesse. Saranno dotati sul davanti di touch-screen per permettere ai cittadini stessi di usufruire di connessioni dirette con operatori o centralini di pubblica utilità, in caso di criticità, o per ricevere o fornire informazioni alla Pubblica amministrazione.
L’investimento è di 95mila euro, di cui 66mila finanziati dalla Regione Toscana.
Foto di copertina: TV Prato
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