Partono a ottobre i lavori di potenziamento infrastrutturale della Bologna-Prato

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Partiranno a ottobre i lavori sulla linea Bologna-Prato, cuore del Corridoio europeo Scandinavia-Mediterraneo, per adeguarne le caratteristiche agli standard previsti dalla rete europea per il traffico delle merci. oltre a riqualificare e potenziare l’intera infrastruttura per il servizio passeggeri.

Si tratta di opere indispensabili a garantire il collegamento dei porti dell’area logistica costiera toscana e del sistema logistico e portuale emiliano-romagnolo con il centro e il nord dell’Europa, ma complessivamente tutto il traffico ferroviario ne beneficerà, in termini di maggiore regolarità del servizio e potenzialità della linea.

Rete Ferroviaria ItalianaRegione Emilia Romagna e Regione Toscana hanno siglato un Protocollo d’intesa che definisce articolazione degli interventi, cronoprogramma e attività di monitoraggio per tutta la durata dei lavori. Il documento è il risultato di un processo di condivisione avviato lo scorso anno, con lo scopo di consentire la realizzazione di questi importanti lavori limitando il più possibile i disagi, inevitabili, per i viaggiatori.

I LAVORI

Per consentire il passaggio dei treni adibiti al trasporto di semirimorchi e dell’autostrada viaggiante, oltre ai container High Cube, RFI amplierà la “sagoma” della linea (P/C80) secondo i requisiti per l’interoperabilità.

Gli interventi riguarderanno sia l’infrastruttura – binari, linea di contatto, gallerie – sia gli impianti tecnologici. Contestualmente saranno eseguiti lavori di miglioramento dell’accessibilità nelle stazioni.

L’attività più complessa sarà quella di allargamento della sezione utile di circa 20 km di gallerie (su un totale di 40 km), che richiederà la fresatura delle volte, l’abbassamento del piano del ferro e l’adeguamento della linea di alimentazione elettrica necessaria per la marcia dei treni.

L’upgrading dei sistemi di gestione della circolazione sulla linea aumenterà invece efficienza e affidabilità di tutto il traffico ferroviario sulla linea, non solo merci ma anche pendolare e di media/lunga percorrenza.

Saranno eseguiti anche lavori di miglioramento dell’accessibilità nelle stazioni di Pianoro, Monzuno, Grizzana, San Benedetto Val di Sambro Vernio e Vaiano.

In particolare saranno alzati i marciapiedi dei binari (55 cm, standard europeo per i servizi metropolitani) per facilitare l’accesso ai treni, realizzati percorsi tattili a terra per ipovedenti, installati gli ascensori e riqualificato il fabbricato viaggiatori.

Le stazioni di Monzuno e Vaiano, inoltre, saranno attrezzate per permettere la gestione di treni merci lunghi fino a 750 metri (standard europeo).

RFI si impegnerà inoltre, insieme alle Amministrazioni interessate, a valutare la possibilità di utilizzare aree prossime alle stazioni della linea  – non più funzionali all’esercizio ferroviario – per lo sviluppo dell’interscambio modale.

Previsto infine, da parte di Regione Toscana, la promozione di uno studio trasportistico finalizzato a valutare nuovi modelli di servizio ferroviario con l’eventuale utilizzo, se necessario, di nuove fermate.

CRONOPROGRAMMA

Il cantiere, il cui avvio è previsto a ottobre 2018, avrà una durata di tre anni e mezzo.

Per garantire la continuità del servizio sulla linea, ancorché in misura ridotta, l’attività è stata divisa in tre fasi della durata di circa un anno ciascuna. Seguirà un’ultima fase, della durata di sei mesi, durante la quale sarà completato l’upgrading delle dotazioni tecnologiche di tutte le gallerie della linea.

La prima tratta interessata sarà quella fra la Pianoro e San Benedetto Val di Sambro, seguita dalla San Benedetto Val di Sambro-Vernio e infine dalla Vernio-Prato. La tratta Bologna-Pianoro non è interessata dai lavori e rimarrà disponibile anche durante l’attività dei cantieri.

Le modalità di esecuzione dei lavori sono state testate nei mesi di gennaio e febbraio di quest’anno, nel corso di due fine settimana durante i quali è stata sospesa la circolazione dei treni. Tali attività hanno confermato la pianificazione complessiva dell’intervento.

MODIFICHE ALL’ORARIO FERROVIARIO

RFI, Regione Emilia Romagna, Regione Toscana e imprese ferroviarie stanno predisponendo il nuovo orario ferroviario che sarà in vigore sulla linea durante i lavori. Il servizio ferroviario sarà integrato da autobus.

Attualmente sono in corso, da parte della Regione Emilia Romagna, i risultati di un’indagine realizzata all’inizio dell’anno e mirata a mappare l’utilizzo della linea, per meglio pianificare servizi sostitutivi che riducano il più possibile i disagi agli utenti durante i lavori.

Il modello individuato prevede da lunedì a venerdì, nella tratta interessata dall’intervento principale, la circolazione a binario unico dalle 00:01 alle 9:30 e dalle 16:30 alle 24:00 e la sospensione totale del traffico dalle 9:30 alle 16:30. Sul resto della linea, per consentire attività propedeutiche/di completamento, il traffico ferroviario verrà invece sospeso su entrambi i binari dalle 9:30 alle 13:30 e su un solo binario dalle ore 13:30 alle ore 14:30. In questo modo sarà garantita la mobilità su ferro nelle fasce pendolari e il servizio notturno, senza deviazione su percorsi alternativi, dei treni a lunga percorrenza e merci.

Complessivamente, nei giorni feriali escluso il sabato, sarà garantito il 90% dei treni regionali nelle fasce pendolari e sarà possibile far circolare il 65% dei treni a lunga percorrenza (il 100% in fascia notturna). La continuità del traffico merci sarà garantita in parte con l’utilizzo di percorsi alternativi, in parte sulla stessa linea Bologna – Prato in orario notturno.

Il mantenimento di questo livello di offerta renderà indispensabile, dalle 9:30 del sabato alle 16:30 della domenica per tutta la durata del cantiere, la sospensione totale del traffico ferroviario fra Pianoro e Prato.

Il Protocollo d’intesa siglato da RFI e dalle Regioni prevede l’istituzione di un Osservatorio Permanente con lo scopo di informare costantemente i cittadini, i viaggiatori e gli operatori ferroviari sull’avanzamento dei lavori. Fra i componenti dell’Osservatorio vi saranno anche rappresentanti delle Istituzioni locali.

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