E’ stato approvato dalla Giunta Regionale Toscana l’integrazione al Protocollo d’intesa per i lavori di adeguamento e riqualificazione infrastrutturale della linea Prato-Bologna.
L’atto, con il quale si accolgono alcune delle richieste provenienti dagli enti locali, serve per meglio specificare aspetti di dettaglio e azioni propedeutiche alla qualificazione del servizio, una volta che l’infrastruttura sarà stata adeguata.
La linea Bologna – Prato, cuore del Corridoio europeo Scandinavia – Mediterraneo, sarà al centro, nei prossimi anni, di importanti lavori di riqualificazione complessiva della linea per la circolazione delle persone e di potenziamento per adeguarne le caratteristiche agli standard previsti dalla rete europea per il traffico delle merci.
Vista l’importanza dell’intervento, Rete Ferroviaria Italiana, Regione Emilia Romagna e Regione Toscana hanno siglato un Protocollo d’intesa che definisce tipologia dei lavori, cronoprogramma, modifiche al servizio viaggiatori e attività di monitoraggio per tutta la durata del cantiere. Il documento è il risultato di un processo di condivisione avviato da RFI, Regione Emilia Romagna e Regione Toscana, con lo scopo di consentire la realizzazione di questi importanti lavori limitando il più possibile i disagi, in parte inevitabili, per i viaggiatori.
L’intesa siglata da RFI e dalle Regioni prevede, tra le altre cose, l’istituzione di un Osservatorio Permanente, con la partecipazione dei comuni, che avrà lo scopo di monitorare l’attuazione di quanto previsto dall’accordo e di informare costantemente i cittadini del territorio e i viaggiatori che utilizzano la linea, sull’avanzamento dei lavori.
“Il protocollo d’intesa e l’atto integrativo – spiega l’assessore Ceccarelli – sono frutto di mesi di lavoro tra i tecnici delle due regioni ed Rfi, nel corso dei quali c’è stata costante interlocuzione con i comuni del territorio, i quali hanno potuto dare il loro positivo contributo alla definizione dell’intesa. Nei prossimi giorni, il tavolo tecnico sarà riconvocato per meglio dettagliare il cronoprogramma dei lavori e l’offerta di servizi alternativi a quello ferroviario, anche in questo caso elaborati tenuto conto del contributo fondamentale degli enti territoriali”.