Obiettivo di DeMo.S è rendere veramente sicuro il tragitto casa-scuola in bicicletta, in modo da incentivare una mobilità alternativa al traffico esagerato dei genitori in automobile che portano e riprendono i figli a scuola. Ecco di cosa si tratta.
DeMo.S è una sigla che indica D(idattica inclusiva) e Mo(bilità) S(ostenibile), progetto che ha già ottenuto il via libera della giunta comunale su proposta dell’assessore alla Mobilità Filippo Alessi, è stato presentato nel Programma-bando sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare che mette in palio 35 milioni di euro di finanziamenti.
Presentato dal Comune di Prato in partenariato con Euromobility, Cras srl, Simurg consulenze e servizi snc e Legambiente Prato, in collaborazione con la polizia municipale, con un costo totale è di un milione e 884mila euro di cui circa la metà finanziato dal Ministero e 726.000 euro dal Comune, si interviene sulla mobilità sistematica per motivi di studio promuovendo l’utilizzo di modalità di trasporto a ridotto impatto, in particolare a piedi, in bici o in bus, aumentando la sicurezza stradale grazie a corsie ciclabili e Zone 30.
Già da molto si parla a Prato di progetti sulle Zone 30 e sulla progettazione e costruzione di nuove piste ciclabili, quest’ultime in particolare non hanno visto realizzati grandi progetti se non i soliti marciapiedi dipinti di rosso (vedi il tratto di 100 metri di pista ciclabile in Via Cavour, nei pressi dell’ospedale vecchio).
In questo bando lle azioni previste riguardano in prima istanza quattro scuole elementari (De Andrè, Santa Gonda, Pizzidimonte e Virginia Frosini), tre medie (Pier Cironi, Zipoli, Bogardo Buricchi) e sei istituti superiori (Buzzi, Datini, Gramsci Keynes, Dagomari, Cicognini-Rodari e Marconi) per un totale di 9.398 studenti, mentre in seconda istanza il progetto prevede azioni che coinvolgono un numero molto più ampio di scuole.
In particolare, il numero più consistente di istituti selezionati è concentrato nei poli di via Reggiana e via Galcianese, connessi dalla Declassata e in un’area ad elevato flusso di traffico e con problemi di congestione ed inquinamento anche per l’accesso alle scuole. In base agli studi preliminari effettuati nel progetto, attualmente il 51% degli studenti va a scuola in bus, solo l’1% va a piedi, il 10% in bici e il 23% in auto. Gli spostamenti sistematici per scuola o lavoro che ogni giorno interessano la città in base alle stime Istat sono oltre 125mila, di questi 74mila, il 60%, sono interni alla città, il 20% attratti da Prato e altrettanti generati da Prato con destinazione esterna.