Nell’ex fabbrica Pieri nascerà una cittadella della cultura

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Al numero 158 di via Pistoiese, incastrato tra una fila di abitazioni tra il bar Lo Scalino e piazzetta Unicredit, c’è l’ex-fabbrica Pieri, che potrebbe diventare il nuovo centro culturale di Prato.


L’x fabbrica è il perno centrale dell’intervento di riqualificazione della zona, il famoso Piano di innovazione urbana che ha ottenuto oltre 6 milioni di finanziamento regionale per un investimento complessivo di 8.236.000 euro. 

L’assessore alle opere pubbliche Valerio Barberis spiega che il passato si trasformerà in futuro attraverso una medialibrary, un bar, uno spazio coworking e una piazza che metterà in comunicazione le due prinicipali arterie stradali del Macrolotto Zero.

Il progetto prevede la demolizione del piano superiore, che sarà ricostruito più piccolo e contemporaneo per ospitare il coworking. Il piano di sotto sarà ristrutturato trasformandolo in un bar di servizio, ma non solo, alla medialibrary con area eventi che sorgerà sul lato sinistro e che come la Lazzerini seguirà il modello della fabbrica della cultura. Tutta la parte destra sarà abbattuta perché assieme al capannone attiguo per cui è in corso l’esproprio, diventerà un grande spazio pubblico all’aperto con parcheggio sul lato di via Filzi e percorso pedonale da via Pistoiese, costellato da panchine e aree verdi.

“Entro questo mese – afferma Barberis- sarà approvato il progetto esecutivo. Conclusa la procedura di esproprio potremo andare a gara, ipotizziamo nella primavera 2018. Siamo in una zona molto particolare, densa e complessa che necessita di funzioni pubbliche. Si dice sempre che l’unica proprietà del Comune in questa area sono i marciapiedi e le strade. Con questo edificio si va ad acquisire  uno spazio che sarà in parte demolito ma che di fatto costituirà una nuova polarità pubblica con piazze, giardini e funzioni pubbliche. Nella filosofia generale di questa amministrazione saranno gestite sia direttamente dal Comune che aperte all’interpretazione dell’associazionismo e dei cittadini”*

*Fonte: Notizie di Prato

 

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