Car2go a Prato: com’è la situazione? Cosa non va?

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Poco più di un anno fa è sbarcato a Prato il car sharing di car2go. Qual’è il bilancio che se ne può tirare?


Era il 24 novembre 2015 quando car2go metteva piede in città, un arrivo voluto molto anche dall’Amministrazione Comunale nell’ottica di un’integrazione con il servizio già diffuso a Firenze e per fornire un nuovo sistema di trasporto che mancava completamente nella nostra città.

Ma dopo un anno si può dire che il servizio abbia risposto alle aspettative? Andiamo ad analizzare alcuni punti:

Innanzitutto il collegamento con Firenze. Il noleggio di una delle Smart bianco/blu costa, offerte a parte, 0.29€ al minuto. Se si vuole raggiungere Firenze va aggiunta una tariffa di 4,90€, ma se si prende l’auto per andare a Firenze e poi la si lascia di nuovo a Prato non verrà addebitato questo costo extra. Viceversa chi fa il percorso inverso (FI-PO-FI) dovrà pagare 4,90€ sia all’andata che al ritorno, oltre ai 0.29€ al minuto.

Quindi, il prezzo è piuttosto conveniente se lo si paragona alle cifre iperboliche di un taxi, ma sicuramente più alte di quelle del treno regionale A/R (5,20€), però può raggiungere livelli folli se si tiene l’auto occupata per troppo tempo (o se si rimane imbottigliati nel traffico). C’è da dire che car2go ha svariati pacchetti e abbonamenti, che possono tornare utili a chi sa di dover fare spesso questo tragitto.

Car2go è ideale per chi deve spostarsi la sera/notte, visto che in quegli orari i treni latitano e le tariffe dei taxi sono ancora più alte. Inoltre il traffico è ridotto, quindi il tempo di utilizzo del mezzo si riduce (sì, il tempo in questo caso è proprio denaro). Chi deve andare all’aeroporto di Peretola può farne buon uso.

L’utilizzo in città. Il problema numero uno, sottolineato numerose volte e a cui ancora non vi è sentore di una soluzione, è l’area di parcheggio, o meglio l’area in cui si può prendere o lasciare un auto. Se si guarda la mappa si nota come questa sia rimasta invariata dall’avvento pratese del car sharing e sia limitata alla zona compresa fra il Bisenzio e le due tangenziali, escludendo completamente tutte le fasce più periferiche della città.

Non proprio ovunque...
Non proprio ovunque…

Abbiamo raccolto svariati commenti e opinioni di cittadini che si lamentano moltissimo di questo. Cittadini che utilizzerebbero volentieri il servizio ma sono impossibilitati perché l’area di parcheggio più vicina e completamente fuori portata. Ci pare ovvio che escludere metà buona della città comporti un utilizzo ridotto del servizio. Peraltro stiamo parlando della metà che è peggio servita dal trasporto pubblico e più lontana dal centro e dalle stazioni ferroviarie. Un esempio su tutti: il car sharing non arriva neanche al nuovo ospedale.

Questa carenza compromette l’utilizzo delle auto di car2go in ambito cittadino: chi abita in centro e dintorni ha a disposizione più mezzi pubblici per degli spostamenti che sono mediamente più brevi, quindi è meno propenso a utilizzare il CS; chi invece vive in periferia e sarebbe più propenso a utilizzare maggiormente il servizio, perché più svantaggiato nei servizi e sulle distanze, ne viene escluso.

Già.. in centro sì, in periferia no

 

Infatti il sentore comune (non corroborato da statistiche o dati ufficiali) è che siano in pochissimi ad utilizzare il CS a Prato. Basta chiedersi quante volte nell’ultimo anno ognuno di noi abbia visto una smart di car2go in movimento per farsi un’idea… non molte temiamo…

Per concludere, il servizio c’è, e questo è già un passo avanti rispetto al niente precedente, ma la sensazione è che si sia arenato. Bene il collegamento con Firenze, ma l’utilizzo in città va migliorato. Forse potrebbe stimolare l’arrivo di un competitore?

 

 

 

 

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